Trovare lavoro non è sempre così semplice.
In Italia, purtroppo, vi è un alto tasso di disoccupazione, che tra i giovani arriva addirittura al 30,3%.
Capita che la domanda superi di gran lunga l’offerta, che ci siano periodi in cui si fatica a trovare nuovi annunci e che la competizione sia alle stelle.
Oltre a questi fattori, ce ne è uno che esclude a priori la possibilità di farsi conoscere da un’azienda, ma che fortunatamente è facilmente risolvibile: la stesura di un curriculum.
Spesso è un aspetto che viene sottovalutato, ma vi ricordiamo che questo, non soltanto sarà il vostro biglietto da visita, ma equivarrà ad una prima stretta di mano ed un primo sorriso rivolto verso il recruiter o verso il datore di lavoro.
Per questo motivo bisogna essere chiari, efficaci, ordinati, e fare in modo che non appaiano solamente le esperienze formative e lavorative, ma che vengano messi in risalto anche aspetti positivi della propria personalità.
Vi sveliamo un segreto: potete passare ore e giorni interi per creare il vostro curriculum, ma il tempo che verrà dedicato per la sua lettura, è molto meno di quanto pensiate.
Si può dire che in questo caso il detto “mai giudicare il libro dalla copertina” non venga propriamente rispettato alla lettera. Quello che i candidati mostrano all’azienda nel momento in cui inviano il proprio curriculum, difatti, è proprio la copertina, ed è da questa che vengono giudicati! Tutto quello che sta all’interno del libro, i contenuti e l’impaginazione impeccabile, non si riescono ad approfondire pienamente nemmeno in fase di colloquio, figuriamoci all’interno di un documento Word o Pdf.
Attenzione, non vi stiamo dicendo di inventarvi esperienze lavorative o non curare la grammatica. Certamente il contenuto è importante, ma non solo quello.
Vediamo insieme, all’interno di questo articolo, alcuni suggerimenti che magari potrebbero fare la differenza.
Azienda, ma quale azienda?
Un curriculum vitae perfetto deve mettere in luce non solo il fatto che vogliate ricoprire un determinato ruolo, ma anche che lo vogliate fare proprio in quell’azienda ed in quel settore.
Proprio per questo, il CV deve essere un documento flessibile ed in continuo aggiornamento, in cui dovete far trasparire non solo i vostri studi e le vostre esperienze, ma anche qualcosa che vi caratterizza e che vi potrebbe rendere “il candidato ideale”.
Un primo step per la corretta stesura di un curriculum è quello di sapere per che cosa vi state candidando. Dovete conoscere non solamente l’azienda, ma anche l’annuncio di lavoro ed i requisiti richiesti, per poterli mettere in risalto il più possibile.
Per esempio, se vi state candidando per un ruolo all’interno dell’ambito pubblicitario o della comunicazione, sarà importante sottolineare la vostra creatività e la vostra curiosità (sempre che le abbiate!), ma potrebbero non essere caratteristiche rilevanti se vi steste candidando per una mansione di Back Office. O forse sì, se si tratta di un ambiente dinamico, giovane ed innovativo! L’unico modo per scoprirlo è quello di informarsi un po’ di più prima di premere il tasto “invio”.
Vi starete chiedendo la quantità di tempo che potreste perdere guardando e studiando a fondo ogni azienda ed ogni annuncio per cui vi vorreste candidare, ma vi possiamo assicurare che questo tempo verrà ripagato. Come? Con un numero maggiore di colloqui.
Insomma, non candidatevi a caso!
Non quello che avete fatto, ma quello che sapete e che volete fare
Oltre a tutte quelle che sono le informazioni personali, l’indirizzo di casa o il voto di diploma, il candidato deve far emergere non tanto quello che ha fatto, ma soprattutto quello che sa fare e che vorrebbe fare in futuro; il che è ben diverso.
Capita di trovare cv di pagine e pagine in cui si evidenziano tutti i ruoli ricoperti in passato, senza nemmeno aver fatto una piccola scrematura di ciò che possa essere rilevante o meno.
Se vi state candidando per il ruolo di cameriere, sarà certamente importante riportare la vostra esperienza in cui avete lavorato per la stagione estiva al bar della spiaggia; allo stesso tempo, se il ruolo che vorreste ricoprire si discosta notevolmente da un contesto come quello, potrebbe essere superfluo inserire questa informazione nel vostro cv.
Torniamo però al punto di prima: avendo studiato bene l’azienda e l’annuncio, potreste invece ritenere utile condividere la vostra esperienza, per mettere in luce alcune vostre caratteristiche, anche se vi state candidando per ricoprire il ruolo di ingegnere elettrico.
In un curriculum perfetto, comunque, non contano la quantità di pagine e di esperienze, ma la loro qualità e il bagaglio di competenze che ha maturato il candidato.
Proprio per questo dovete dire quello che avete imparato a fare, non quello che avete fatto.
Dopo aver indicato il ruolo che avete ricoperto, potete aiutarvi con un elenco puntato per evidenziare quali sono state le vostre mansioni e quindi cosa sapete fare adesso. Non scrivete che nel 2012 avete usato un programma difficilissimo, se adesso non vi ricordate minimamente come funzioni. Riportate le cose utili!
Siate belli e bravi
Vi diamo una brutta notizia: il tempo che un recruiter impiega per visionare un curriculum è di circa 31 secondi.
Sicuramente stiamo parlando di gente “allenata”, che sa dove focalizzare la sua attenzione e che non passa quei 31 secondi a leggere informazioni poco utili, ma è compito del candidato, fare in modo che ci siano punti su cui soffermarsi.
Come fare? Siate ordinati, ma allo stesso cercate di distinguervi il più possibile.
A meno che non sia richiesto un formato Europass per la stesura del vostro cv, osate con i colori, con le parole in grassetto. Utilizzate un font semplice e pulito e mettete una foto che vi rispecchi. Nessun selfie, nessuna foto al mare, ma nemmeno quella che avete nella vostra carta di identità.
Scegliete con attenzione tutti questi aspetti e vi possiamo assicurare che rimarrete impressi nella mente dei recruiter.
Non abbiate paura
Se avete appena finito l’università, logicamente il vostro curriculum riempirà a stento un foglio A4, ma vi vogliamo sottolineare che questo non è un problema! Le pagine si riempiono con l’esperienza e con il tempo, quindi non abbiate timore e, soprattutto, non cercate di aggiungere informazioni forzate per rendere il vostro documento più corposo.
Se vi piace leggere, se suonate uno strumento da quando avete sei anni o se avete fatto ginnastica artistica a livello agonistico e volete dirlo ai vostri selezionatori perché pensiate possa mettere in risalto la vostra persona, fatelo. Nessuno vi vieta di essere voi stessi anche di fronte agli occhi di un’azienda.
Siate social!
Basta pensare che i social siano solo uno spreco di tempo! Ormai sono troppo inseriti nella nostra vita per pensarli esclusivamente come mezzi di svago e di distrazione. Con i social si lavora, ci si mostra, si creano collegamenti ed opportunità.
Se avete dei profili social (specialmente Linkedin) in cui siete attivi e dove non condividete contenuti di cui potreste pentirvi in un secondo momento, vi consigliamo di inserirli all’interno del vostro curriculum.
Non sottovalutateli, perché sono uno strumento rapido ed efficace che vi consente di costruire al meglio la vostra identità online, e di farvi conoscere; mettendo in luce anche caratteristiche ed interessi che non sempre trovano spazio all’interno di un cv.